Ponte di Weikoff: La Porta Europea del freddo

Il ponte di Weikoff, o Voejkov o Woejkoff che dir si voglia, è più difficile da scrivere che da spiegare sicuramente. E’ una delle figure meteo più interessanti dal punto di vista Europeo, perché è la perfetta visione di come si può invertire un moto zonale, ribaltandolo completamente.

Faccio un passo indietro però, chiarendo in primis cosa intendo per moto zonale e antizonale:

Un moto zonale nella meteorologia è un tipo di movimento dell’aria che avviene lungo una direzione est-ovest, cioè “parallelo” alle linee dell’equatore. Nel nostro emisfero avviene da Ovest verso Est e tipicamente è il movimento delle perturbazioni che vedete dal satellite, dall’Atlantico verso il continente Europeo.

Quando il moto è zonale, significa che il flusso atmosferico si muove più o meno in linea con i paralleli terrestri, senza fare grandi curve verso nord o sud.

Un moto zonale tende a creare condizioni meteorologiche più stabili, perché le perturbazioni atmosferiche si spostano orizzontalmente senza grandi variazioni, quello meridiano è più difficile da prevedere, anche perché le masse d’aria in gioco sono significativamente diverse, e mischiate con l’orografia creano un puzzle di condizioni molto difficili.

Questo è diverso dal moto meridiano, dove l’aria si muove verso nord o sud (cioè “su e giù”), come ad esempio accade spesso negli ultimi anni (dove son sparite le perturbazioni Atlantiche) con perturbazioni che tendono a scendere e salire da nord a sud, trasportando notevoli quantità di energia, ben superiori a quello che accadeva quando il dominio era il tempo Atlantico.

Di conseguenza e per esclusione, il moto antizonale è il movimento contrario a quello zonale. Le correnti quindi non si muovono da Ovest verso Est (almeno nel nostro emisfero, in quello Australe viceversa), ma da Est verso Ovest, spesso a causa di un blocco circolatorio che ne provoca la ‘retrogressione’.

E’ facile quindi intuire che le ondate di freddo in Europa derivino proprio da questo, l’Europa ha l’Oceano a Ovest e la Russia e la Siberia all’estremo Est, quindi ogni volta che le figure pressorie si muovono e riescono a catturare aria fredda, il risultato è pressochè assicurato.

O comunque si va verso un periodo freddo, se non addirittura gelido, come nel caso di annate come il 1956 (descritto anche da me) o il 1985.

Tornando a noi…

il Ponte di Weikoff è una cintura di Alte Pressioni che va dall’Oceano Atlantico fino alla Russia Siberiana o Europea.

In base all’efficacia e alla portata del blocco, variano tantissimo le condizioni. I migliori blocchi sono quelli stile Febbraio 2012 che vedono un Blocco a tre celle che pesca direttamente dalla Siberia.

Ci sono poi blocchi sbilenchi e sdraiati sull’Europa che portano aria fredda in modo sparso tra Grecia, Balcani e Italia, come quello snasato per la fine di quest’anno da alcuni modelli e che deve ancora essere verificato.

In questo caso non verrà portato in Europa del gelo, ma sicuramente dell’aria fredda che resterà incastrata nella pancia sud dell’Anticiclone, stazionando sul Mediterraneo e parte dell’Europa.

In ultimo, ci sono anche altri blocchi Alto-Pressori. Tendenzialmente partono dall’Oceano e si uniscono con un Anticiclone a Nord o con quello presente sulla Groenlandia.

Questi tipi di blocchi qui non sono però dei Weikoff, ma dei blocchi Atlantici che non hanno le stesse caratteristiche e spesso portano un peggioramento importante in Europa, pilotato da aria artico-marittima, molto meno fredda al suolo di quella pescata nelle altre condizioni.

A prescindere da tutte queste spiegazioni, questa è la configurazione tipica per le ondate di aria fredda in Europa o anche nel Mediterraneo. Tendenzialmente favorita da forti accelerazioni del Vortice Polare, ben disposto a Occidente e senza interferenze sulla Scandinavia.

Il Ponte di Weikoff dimostra come i fenomeni atmosferici possano collegare aree lontane del pianeta, influenzando il clima e il meteo. Studiarlo è fondamentale per comprendere meglio i cambiamenti climatici, affrontare i rischi legati agli eventi estremi e pianificare strategie sostenibili per gestire risorse e attività umane.

Voglio lasciarvi con una chicca, la carta del 1985 e il video del mitico Colonnello Baroni che annunciava l’arrivo delle correnti gelide dalla Russia. Probabilmente uno dei primi video che mi sono gustato da appassionato di meteorologia.

Consiglio a tutti di vederlo, quelle sì che erano PREVISIONI DEL TEMPO.

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3 commenti

  1. Ma allora tu hai più di 40 anni!!!! Non hai idea di come ho vissuto intensamente quei giorni, girando sia in Macchina che guidando i Treni!😮😉😊🫶🚝🚂

  2. Interessante non sapevo di questo ponte tutto quei termini zonale ecc il colonnello baroni me lo
    Ricordo Marreno sei un mostro della meteorologia mi piaci xche rendi un qualcosa x me incomprensibile molto più semplice grazie

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