Pesca dal litorale: Occhio al meteo!

Molti di voi, appassionati e curiosi dalla meteorologia, risultano anche esperti o amanti del mare, soprattutto della pesca che resta una delle attività (sportiva e non) più diffuse nel nostro paese, vista la conformazione.

Come si pesca dai litorali? E quali accortezze è bene tenere in campo meteorologico?

Vi risponderò in base ad un approccio meteorologico, mentre lascio a quelli più esperti di me, soprattutto nella pesca, le riflessioni sui fondali, sulle decisioni di pesca, situazione del mare ecc..

Questo primo articolo tratterà due fattori che considero fondamentali, avrò poi modo con altri approfondimenti di trattare ulteriori punti.

Il primo fattore fondamentale da tenere a mente in caso di pesca dal litorale è sicuramente:

IL VENTO

Il vento si può definire come, lo spostamento di una massa d’aria atmosferica da una zona di Alta Pressione ad una di Pressione più bassa. Ovviamente più le differenze tra le zone sono elevate, maggiore è la potenza della ventilazione.

In base alla scelta del litorale di riferimento, vanno fatte attente valutazioni sul tipo di ventilazione.

Sulla parte Occidentale del nostro paese (Tirreno), i venti più attivi e che ‘muovono’ il mare sono tutti quelli provenienti dai quadranti meridionali (SW, libeccio – SE, scirocco) e la ventilazione di Maestrale (NW), tipica dell’entrata di condizioni da cattivo tempo a partire dal Sud della Francia. Ventilazione da NORD e da NORD-EST, tende da essere più deleteria e a calmare il mare, tolto che molti in base alle proprie preferenze, preferiscono questo tipo di condizioni.

Sul lato Orientale del paese (Adriatico), i venti più attivi sono tendenzialmente 2, la temibile bora in entrata da NNE e NE, spesso anticipatrice di violenti cambiamenti meteorologici e tendenzialmente nemica di buone pescate, per la sua caratteristica fredda e perchè non crea l’onda lunga tipica di altre situazioni, ma soprattutto lo Scirocco (SE). Lo Scirocco probabilmente è il vento più pescoso per l’Adriatico, favorisce movimento dei pesci e movimento del mare, è un vento tendenzialmente caldo ed è ormai quasi un must della stagione estiva.

Non è raro ormai averlo in Adriatico per diversi mesi consecutivi, spesso con regimi di brezza ovviamente, ma è diventato più dominante rispetto al passato a causa della modifica dei flussi meteo che con prevalenza di condizioni africane, favoriscono la ventilazione meridionale.

ATTENZIONE però!

Spesso rapide intensificazioni della ventilazione anticipano soprattutto in estate, violenti peggioramenti, se vi capita in tali occasioni di vedere formazioni di cumulonembi e fronti nuvolosi, alzate le antenne.

Consiglio personale, tenete a portata delle app con radar e ventilazione in tempo reale onde evitare di dover restare fino all’ultimo secondo.

Il secondo fattore di cui vi parlo, altrettanto fondamentale per la pesca sul litorale è:

LA MAREA

La marea è il classico fenomeno fisico causato dall’attrazione gravitazionale che la Luna esercita sulla Terra. Anche se infinitamente inferiore a quella del sole, sufficiente a spostare le masse d’acque di Oceani a mari a cicli ben definiti.

Le maree si dividono in basse ed alte e sono facilmente rilevabili dalle tavole di marea disponibili online e presso le Capitanerie. Si alternano in maniera continuativa ad un ritmo di circa 6 ore l’una dall’altra.

Sono molto importanti! Sia per i pescatori e per chi deve approcciare il mare in barca o senza, sia per i meteorologi! Nel caso di forti peggioramenti infatti, consentono la verifica di ingressioni marine, problematiche in relazione al riempimento dei fiumi ed erosioni dei litorali.

Per le migliori pescate, i periodi di marea più propizi sono:

  • quello crescente dalla bassa marea all’alta marea, in particolare dalla terza ora fino al picco di Alta Marea e all’ora successiva;
  • nel picco di bassa marea nelle zone dove sono presenti avvallamenti o correnti molto impetuose, che non consentono la pesca in condizioni normali di mare.

Lascio a voi esperti la scelta e la decisione, anche in base a tipologia di pescata e di esche che sono veramente un’infinità!

Ovviamente ci sono anche moltissimi altri fattori da dover valutare: temperatura del mare, fondali, tipo di esche, alba e tramonto, tipo di canna, stagioni ecc ecc…

Cercherò di analizzarne altre con un futuro articolo!

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