Meteo e Pesca: Temperatura, pressione e pioggia
Nel vasto oceano di opportunità che emergono nella pratica della pesca sportiva, sia amatoriale che agonistica, è fondamentale tenere a mente l’importanza di alcuni aspetti meteorologici oggettivi.
Anche se non sono un pescatore di professione, ma semplicemente un appassionato di meteorologia, comprendo che i pesci sono animali eterotermi. A differenza di molti altri animali, non possiedono una propria termoregolazione; la loro attività, sopravvivenza e riproduzione dipendono dalle condizioni ambientali circostanti, essendo animali a sangue freddo.
Tuttavia, tra le molteplici variabili, esistono alcuni elementi meteorologici che possono guidare i pescatori a comprendere meglio l’attività presente in uno specifico specchio d’acqua. Naturalmente, questi aspetti variano a seconda del contesto.
La pesca in mare si distingue nettamente da quella in acque dolci ed è generalmente più diffusa, considerata la vastità degli ecosistemi marini.
I fenomeni che discuteremo oggi rivestono senza dubbio un ruolo cruciale in entrambi gli ecosistemi.
- la temperatura dell’acqua;
- la pressione atmosferica;
- la pioggia;
La temperatura dell’acqua è probabilmente il fattore più importante e del quale va tenuto conto.
Terra e acqua hanno caratteristiche diverse. Mentre la terra è rapida ad immagazzinare e rilasciare calore, l’acqua è pigra e per la stessa motivazione più lenta a svolgere il processo.
Non a caso le zone più temperate sono quelle vicino al mare.
In mare e nella pesca sportiva da barca ritengo la questione di lettura più facile, rispetto a quanto accade per la pesca d’acqua dolce.
Il Mediterraneo infatti è un mare chiuso che, a parte i repentini cambiamenti climatici che sta subendo (negli ultimi 2 anni con temperature sopramedia facilmente di 3-5 gradi), che comportano anche cambiamenti ittici, ha un comportamento abbastanza Standard.
Le temperature invernali raramente scendono sotto i 10 gradi, a parte l’Adriatico Centro-Settentrionale (perchè chiuso) e la parte più alta del Tirreno.
In estate invece gran parte del bacino (se non tutto) si aggira facilmente tra i 23 e i 30/32 gradi.
In queste condizioni le occasioni sono tante e le tipologie di pesce sono differenti, basta quindi monitorare con attenzione temperature e venti per riuscire a farsi un’idea della pescosità.
Va da sè che come detto nel mio precedente articolo, sicuramente un mare che muove e crea occasioni o correnti favorevoli, è meglio di un mare piatto, come regola di base. D’altro canto per un principiante che deve fare tesoro ed esperienza con lenze e fondali, iniziare da un mare calmo può essere più utile.
Differente e più complicata è la lettura dei bacini di acqua dolce.
Le acque dolci infatti, girano a temperature più basse di quelle del mare, spesso soggette a variazioni di fenomeni locali e hanno una struttura ben definita e molto meno soggetta alla maree, alla ventilazione e alle correnti.
Lo strato superficiale detto epilimnio è la zona dove la vegetazione ed altri organismi trovano le condizioni più ottimali per vivere ed è sicuramente molto popolato da diverse specie di pesci.
Sotto tale strato, c’è una zona di passaggio dove la temperatura scende bruscamente e viene chiamato termoclinio.
Lo strato sottostante fino al fondo del lago è chiamato ipolimnio, qui la temperatura dell’acqua può arrivare in certi laghi intorno ai 4°C.
Inoltre, in acqua dolce si possono subire variazioni repentine di temperatura derivanti da molti fattori:
– in caso di piogge persistenti le acque diventano fangose e cariche di materiale terrestre;
– nel caso di nevicate e temperature molto rigide non è raro trovare ghiaccio o temperature vicine allo zero;
– nel caso di ondate di calo a inizio primavera, possono affluire acque più fredde dai monti, provocando sbalzi termici difficilmente prevedibili;
Le questioni non sono affatto banali.
Di seguito ho provato a fare un sunto delle tipologie di pesce d’acqua dolce, pescabile nei vari periodi dell’anno, ma non è sicuramente una tabella esaustiva.
Mese | Temperatura dell’acqua (°C) | Pesci principali |
Gennaio | 5-10°C | Trota, Luccio, Carassio |
Febbraio | 5-10°C | Trota, Luccio |
Marzo | 5-10°C | Trota, Luccio, Carassio |
Aprile | 10-18°C | Trota iridea, Carpa, Persico |
Maggio | 10-18°C | Trota iridea, Carpa, Persico |
Giugno | 10-18°C | Trota iridea, Carpa, Persico |
Luglio | 18-25°C+ | Carpa, Black Bass, Tinca |
Agosto | 18-25°C+ | Carpa, Black Bass, Tinca |
Settembre | 18-25°C+ | Carpa, Black Bass, Tinca |
Ottobre | 10-5°C | Trota, Luccio, Persico |
Novembre | 10-5°C | Trota, Luccio, Persico |
Dicembre | 5-10°C | Trota, Luccio |
Riassumendo il concetto quindi, in base ai diversi periodi dell’anno ci sono dei punti fermi su tipologie di pesce che variano in base alla temperatura dell’acqua.
Inoltre, a livello locale questa variazione può essere repentina, anche in periodi relativamente brevi e specialmente nei fiumi.
Per una buona pesca, va valutato il periodo, la zona e il bacino, nonché capire a che temperatura si andrà ad operare.
La scelta delle esche più efficaci in base alle condizioni la lascio invece totalmente a voi, magari potete confrontarvi nei commenti in base alle vostre esperienze personali!
Il secondo fattore utile, anche se non lo reputo al livello della temperatura, per una pesca efficace, è quello della Pressione.
In normali condizioni e con Pressione Atmosferica livellata non abbiamo particolari differenze in merito alla Pesca e comandano quindi tutti gli altri fattori oggettivi (temperatura dell’acqua, ventilazione, fondale, periodo dell’anno, luna, maree e chi più ne ha più ne metta).
Inoltre la Pressione stabile può essere favorevole, specie magari per chi è alle prime armi, perché le situazioni di partenza e le condizioni sono facilmente leggibili e i pesci stessi diventano routinari. Quindi la lettura della situazione e senza dubbio facilitata. Esistono inoltre molte mappe in grado di prevedere la Pressione, alcune delle quali riporto io stesso nella mia sezione di Nowcasting.
La Pressione diventa importante nelle variazioni repentine della stessa, quindi con veloci peggioramenti/miglioramenti.
Quando si verifica un rapido aumento della pressione atmosferica, il tempo migliora rapidamente e l’attività dei pesci diminuisce drasticamente per 24-48 ore prima di tornare alla normalità, poiché i pesci si abituano al cambiamento. Tuttavia, un tempo molto calmo rende molto più facile pescare dalla barca in mare o in acqua dolce.
Al contrario, quando si verifica un rapido calo di pressione, il tempo può peggiorare rapidamente. Può avvenire in inverno con l’arrivo di vere e proprie perturbazioni accompagnate da modifiche a larga scala. Può accadere d’estate, con fronti instabili e temporaleschi e forti burrasche. In estate in particolare bisogna fare molta attenzione, perché negli ultimi anni i cambiamenti sono molto repentini e violenti rispetto al passato.
Il periodo di transizione tra l’inizio del calo di pressione e l’arrivo del maltempo è senza dubbio il momento migliore per stare in riva al mare, poiché i pesci diventeranno molto attivi.
Sicuramente non si può guardare a tutto, ma io cerco solo di darvi indicazioni per avere occasioni migliori.
Non tutti hanno un barometro o gadget che consentano di misurare la pressione, tramite reti locali di stazioni meteorologiche presenti ormai ovunque, può comunque tornarvi utile monitorare le condizioni prima della partenza e farvi un’idea per eventuali cambiamenti repentini.
Ultimo fattore, forse quello un po’ più particolare e dibattuto è quello della pioggia.
Come detto sopra, variazioni di pressione e rapidi cambiamenti del tempo possono muovere anche l’attività pescosa, ma la pioggia può dare un ulteriore bonus all’attività.
In primis e come premessa ESSENZIALE, vi sconsiglio caldamente di stare a pescare durante la stagione estiva durante un temporale.
Ok voler tentare di sfidare il meteo, ma è molto più pericoloso che utile, sia per le fulminazioni, sia per i possibili fenomeni grandigeni o legati a piene repentine, oltre al fatto di aver spesso del materiale ‘attirascariche’, magari con del carbonio o con elementi di questo genere.
Il mio consiglio è quindi sempre quello di andarsene prima, ancora di più se parliamo di pesca in mare o in barca dove ostacoli per attirare le scariche non ce ne sono.
Diversa è però la questione legata a pioggia normale (e che magari non dura da diversi giorni).
In condizioni di pioggia normale infatti, su fiumi e bacini vengono immesse sostanze nutritive e la variazione di pressione o di condizioni atmosferiche tende a dare una maggiore attività ai pesci.
I pesci avranno quindi maggior cibo a disposizione (compresi eventuali insetti), variazioni nell’acqua e nella superficie della stessa (più torbida o più mossa) e inferiore capacità di visione dettata dal movimento che crea la pioggia sulla superficie.
Il mio consiglio è quindi, se ben equipaggiati con le dovute protezioni antifreddo e dei buoni stivali di gomma, di approfittare dell’occasione.
Probabilmente la pesca sarà anche più divertente nel complesso!
Riassumendo quando detto, in questo articolo ho analizzato altri 3 fattori interessanti per la pesca sportiva.
Se 2 di questi (pressione e pioggia) sono più soggetti ad interpretazioni, sicuramente meno per quanto riguarda la temperatura dell’acqua che è uno dei fattori più importanti per la pesca.
Sicuramente l’articolo non ho colto ogni minimo aspetto e lascio a voi ogni eventuale riflessione in merito, o anche qualche consiglio da amanti o fruitori di pesca sportiva!
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